1. L'ISIS e le origini del conflitto in Siria
L'ex ministro degli esteri francese Roland Dumas sostiene che durante un incontro al quale avrebbe partecipato anni fa gli fu comunicato, da parte di alcuni responsabili inglesi, che stavano preparando l'invasione della Siria. In quell'occasione gli fu chiesto se la Francia avrebbe partecipato al conflitto (1).
Poi, c'è l'ex comandante supremo della NATO per l'Europa Wesley Clark che ha dichiarato, anche lui in televisione, che l'ISIS è stata creata degli alleati degli americani (2) in funzione anti Hezbollah.
Ma la testimonianza più importante è quella dell'ex segretario di stato americano Hillary Clinton che ha ammesso come l'ISIS sia, purtroppo, il risultato del tentativo di creare in Siria una forza che si opponesse al governo di Assad (3).
2. Gli USA e i loro alleati chi stanno sostenendo in Siria?
E' ormai una notizia di dominio pubblico (almeno lo spero) che gli Stati Uniti e i loro alleati (tra i quali gli Stati del Golfo, la Turchia, il Regno Unito e la Francia) stanno sostenendo una guerra contro il governo siriano del presidente Assad. Quel feroce dittatore che tuttavia, fino a qualche anno fa (come qualcun altro prima di lui) era benvenuto in gran parte dei paesi occidentali. Basta gugolare le immagini di Assad con (elenco non esaustivo): Regina di Spagna, d'Inghilterra, Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, etc. etc.
Notizie sul fatto che alcuni governi sostengono, e addestrano, i ribelli in Siria non mancavano anche in tempi meno recenti, quando la cosa era considerata uno scoop. Per esempio, nel marzo 2013, il britannico Guardian riportava la notizia dell'addestramento di ribelli siriani in Giordania da parte di: USA, Regno Unito e Francia (4). Nello stesso periodo, anche l'agenzia di stampa Reuters comunicava la medesima notizia riprendendo il giornale tedesco Spiegel (5). Per chi non si fidasse, è di qualche giorno fa la notizia che il governo americano, nella persona del presidente della commissione difesa del senato americano John McCain (more on him later) si è lamentato del fatto che i bombardamenti russi fossero diretti contro i ribelli addestrati dalla CIA (6).
Insomma, gli USA sono impegnati in questa guerra insieme agli alleati. Tuttavia, qual è lo scopo, sconfiggere l'ISIS o il governo siriano? Il tema è piuttosto controverso, per usare un eufemismo. Ad esempio, tempo fa furono pubblicate delle foto che ritraevano proprio il senatore McCain insieme ai cosiddetti ribelli siriani. In queste immagini comparivano dei personaggi non proprio raccomandabili, tra i quali esponenti di Al-Qaeda in Siria (dove è chiamata Al-Nusra) e persino il presunto leader dell'ISIS Abu Backr al-Baghdadi (7). Va bene, direte voi, questo è solo un imbarazzante e sfortunato incidente. Andiamo avanti.
In un intervista di aprile 2015, Assad affermò che gli Stati Uniti e i loro alleati supportano il terrorismo in Siria (8). Ma forse la dichiarazione più forte è di Putin che, in una conferenza stampa a margine di un incontro con David Cameron (imbarazzatissimo primo ministro britannico), affermò che gli alleati sostengono dei terroristi che uccidono i loro nemici e poi mangiano i loro organi (9 e 10).
Infine, secondo syrianfreepress.wordpress.com, il leader dell'ISIS al-Baghadi si chiamerebbe Simon Eliott e sarebbe, in realtà, un agente del Mossad (11).
Questi però sono i nemici, direte voi, e fanno propaganda. E' vero ma, d'altro canto, non è detto che la propaganda dei nostri governi sia sempre veritiera, no? In ogni caso, anche qualche amico accusa direttamente i paesi occidentali di aiutare i terroristi islamici. Ad esempio, secondo Voltaire.net, il parlamento iracheno avrebbe chiesto spiegazioni a Londra dopo aver abbattuto due aerei britannici che, secondo loro, trasportavano aiuti all'ISIS (12).
Ci sarebbe inoltre da riflettere sulla notizia secondo la quale il dipartimento di stato americano avrebbe finanziato una quarantina di camionette, di una nota marca giapponese, che sono in uso all'ISIS e che sono, tra l'altro, visibili in diversi filmati televisivi e immagini giornalistiche (13).
Senza contare il fatto che un rapporto di WND afferma di aver scoperto mille pagine di documenti ufficiali, da dove risulta che l'ex segretario di stato americano Hillary Clinton avrebbe avuto un ruolo importante nell'agevolare l'ascesa dell'ISIS (14). Cosa che, come vi ho già accennato, lei stessa ha già in parte ammesso.
Poi, tutto sommato, è un fatto che dopo più di un anno dall'inizio dei bombardamenti anti ISIS ad opera di USA e alleati (iniziati ad agosto 2014) non sembrano ancora essere stati ottenuti grandi risultati. Anzi, è proprio durante questo periodo che l'ISIS è riuscita a conquistare la città di Palmira e che i territori sotto il suo controllo si sarebbero estesi fino a metà della Siria (15). Ricordiamoci di tutto questo perché ora che Putin ha iniziato la sua campagna militare contro l'ISIS prendendo la palla al balzo, chissà che in futuro qualcuno non approfitti per raccontarci che il merito della vittoria è stato della cooperazione internazionale tra alleati e russi.
Ma c'è un'evidenza ancora più importante del fatto che alcuni governi occidentali siano dalla parte dell'ISIS. Sempre Voltaire.net ci mostra un documento ufficiale del Pentagono, datato agosto 2012 ma consultabile dal 18 maggio 2015 su richiesta del gruppo conservatore Judicial Watch. In questo rapporto c'è scritto che i paesi occidentali, gli stati del Golfo e la Turchia sostengono le forze di opposizione in Siria che sono: i salafiti, i fratelli mussulmani, e AQI ovvero Al-Qaeda Iraq (o Al-Nusra) che attraverso il portavoce dello Stato Islamico (l'ISIS) ha chiamato alle armi i sunniti iracheni contro il governo siriano. L'obiettivo, sostenuto dagli alleati, è quello di creare un principato salafita (lo stato islamico) che possa isolare il regime siriano (16).
Non so voi ma io qualche dubbio su questa storia dell'ISIS inizio ad averlo.
3. Conclusioni
La storia che le notizie sopra riportate ci raccontano, non è molto diversa da quella già vista in Afghanistan, in Iraq, o più recentemente in Libia. C'è sempre qualche banda armata, sostenuta da paesi stranieri, che prova a sostituirsi al governo in carica. Non importa come si chiamino: Talebani, Alleanza del Nord, Al Qaida, ISIS... sono sempre dei cavalli di Troia per poter instaurare un regime amico in una località nella quale si coltiva qualche interesse politico, militare e/o economico. Solo che non è consuetudine dire la verità ai propri elettori. Bisogna inventarsi qualche cosa come un'emergenza terroristica che giustifichi guerra preventiva, un intervento umanitario, oppure di peace keeping, etc. etc.
Lungi da me l'idea di pensare di aver capito tutto su quello che succede in Siria e nel mondo. Io provo solo a informarmi da fonti alternative a quelle tradizionali (giornali e TV). E chissà perché, quando lo faccio, giungo sempre alla conclusione che c'è qualcosa di più che i media main stream non dicono.
Se anche tu che al mattino sfogli il tuo quotidiano preferito e alla sera guardi il telegiornale, leggendo questo post hai scoperto cose nuove che non sapevi, allora il mio suggerimento è quello di cambiare fornitore di notizie.
PS: ma voi lo sapevate che i video e le dichiarazioni dei membri dell'ISIS sono dei contenuti che le televisioni acquistano da una società fondata da una signora che collabora con il governo americano (17)?
Fonti:
(1) https://www.youtube.com/watch?v=Kz-s2AAh06I
(2) https://www.youtube.com/watch?v=QHLqaSZPe98
(3) http://www.theatlantic.com/international/archive/2014/08/hillary-clinton-failure-to-help-syrian-rebels-led-to-the-rise-of-isis/375832/
(4) http://www.theguardian.com/world/2013/mar/08/west-training-syrian-rebels-jordan
(5) http://www.reuters.com/article/2013/03/10/us-syria-crisis-rebels-usa-idUSBRE9290FI20130310
(6) http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-10-01/raid-russi-siria-usa-accusano-mosca-colpiti-ribelli-addestrati-cia-cremlino-non-solo-isis-gli-obiettivi---212058.shtml?uuid=ACSaOb8
(7) http://www.voltairenet.org/article185102.html
(8) http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=82&pg=11123
(9) https://www.youtube.com/watch?v=yUtLYAZkZpg
(10) https://www.youtube.com/watch?v=1d-XzwMUg-4
(11) https://syrianfreepress.wordpress.com/2014/08/27/isis-mossad-aanirfanblogspot-report/
(10) https://www.youtube.com/watch?v=1d-XzwMUg-4
(11) https://syrianfreepress.wordpress.com/2014/08/27/isis-mossad-aanirfanblogspot-report/
(12) http://www.voltairenet.org/article186940.html
(13) https://www.rt.com/usa/317886-toyota-isis-trucks-treasury/
(14) http://vocidallestero.it/2015/05/30/hillary-clinton-aiuto-lascesa-dellisis/
(15) http://www.voltairenet.org/article187713.html
(16) http://www.voltairenet.org/article187723.html
(17) http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=4650
(13) https://www.rt.com/usa/317886-toyota-isis-trucks-treasury/
(14) http://vocidallestero.it/2015/05/30/hillary-clinton-aiuto-lascesa-dellisis/
(15) http://www.voltairenet.org/article187713.html
(16) http://www.voltairenet.org/article187723.html
(17) http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=4650
Non condivido le tue conclusioni:
RispondiEliminase Assad è già amico (lo hai scritto tu) che bisogno hanno di destituirlo?
quali maggiori affari si possono ottenere da un medio oriente quasi totalmente sunnita? (se voglio vendere bene le armi o acquistare petrolio e/o gas, ho interesse al mantenimento di un certo equilibrio)
Non considerare le determinanti e dominanti divisioni religiose dell'area è una buona analisi dei fatti?
Premesso che il "business" entra sempre in qualunque attività umana, sostenere che certi interventi sono fatti esclusivamente per motivi politico/economici è sempre una facile tesi. Abbiamo dei conti economici delle operazioni in Iraq Afghanistan Libia etc...?
Che Assad è amico non credo di averlo scritto. Ho rilevato invece come ci sia in atto un'operazione per restituirlo. Non ho fatto nessuna analisi geopolitica del Medioriente ma solo riportato delle notizie che passano in secondo piano, o vengono ignorate, nel racconto dei media tradizionali.
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