lunedì 17 agosto 2015

La crescita del PIL in Grecia

Forse, vi sarà capitato di sentire in questi giorni alla TV la notizia che l’economia greca ha beneficiato di una crescita sopra le aspettative nel secondo trimestre 2015. Lo 0,8%, contro una previsione negativa del -0,5%.

Uno sarebbe portato subito a pensare che le cose in Grecia stiano cominciando finalmente ad andare nel verso giusto grazie alle politiche di austerità e le privatizzazioni imposte dall’Europa. Attenzione però, perché la crescita reale del PIL è data dalla somma algebrica di due grandezze: l’andamento del PIL nominale più quello dei prezzi.

Per esempio, se ho una crescita nominale del 3% e un’inflazione del 2%, il PIL reale è aumentato solo dell’1% (3%-2%=1%). Se invece ho una crescita nominale del 3% e una deflazione (il contrario dell’inflazione) del 2%, il PIL reale sarà del 5% (3%+2%=5%). Infine, con una crescita nominale negativa dell’1% e una deflazione del 2%, la crescita reale del PIL sarà positiva dell’1% (-1%+2%=1%).

Nel caso specifico, nel secondo trimestre 2015, la Grecia ha avuto una crescita negativa dell’1,36% e una deflazione del 2,16%. Quindi: -1.36%+2,16% = 0,8%.

Capito? Altro che merito delle riforme. La crescita del PIL greco è causata dal semplice fatto che i prezzi stanno calando più velocemente della produzione! 

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