lunedì 7 settembre 2015

Il commercio bilaterale tra Italia e Germania

Secondo gli ultimi dati ISTAT, aggiornati a dicembre 2014, i maggiori partner commerciali del nostro paese sono i seguenti:
Fonte ISTAT (qui)
Pertanto, tenendo conto sia delle esportazioni che delle importazioni, la Germania è il paese con il quale l'Italia commercia di più.

Fonte dati ISTAT (qui)
I settori indicati sono quelli dei codici ATECO
Fonte dati ISTAT (qui)
I settori indicati sono quelli dei codici ATECO
Come potete osservare dai grafici qui sopra Italia e Germania hanno un commercio bilaterale che è in concorrenza, almeno per quanto riguarda i settori più rilevanti. Un importante esempio è il settore automobilistico, compreso nel codice ATECO 87. Noi acquistiamo auto tedesche e a loro vendiamo quelle italiane.

Questo è l'andamento della bilancia commerciale italiana (esportazioni meno importazioni) con la Germania dal 1991 al 2014:


Alcuni di voi noteranno che l'andamento del grafico qui sopra è molto simile a quello delle partite correnti utilizzato più volte per mostrare gli effetti dell'euro, e riportato qui sotto:


ed è spiegato, in larga misura, dall'andamento del cambio reale fra i due paesi (non voglio asserire che sia l'unico effetto ma di certo è il più evidente).

1992 - 1996: la lira esce dallo SME (il sistema che regolava i cambi fra le monete europee prima dell'euro) e si svaluta. Il risultato è che la nostra bilancia commerciale verso la Germania va in surplus

1997 - 2011: durante gli anni dell'euro l'Italia perde competitività a causa di un tasso d'inflazione più alto di quello della Germania (vedi figura qui sotto). Credo sia chiaro a tutti che se hai un'inflazione maggiore, alla lunga, i tuoi prezzi saranno più alti del tuo concorrente, e per questo venderai di meno

La figura qui sopra mostra come nel 2013 il differenziale d'inflazione accumulato fra Italia e Germania negli anni del cambio fisso fosse di circa il 15%

Negli anni tra il 2008 e il 2011 la crisi scoppiata in USA, e propagatasi in tutto il mondo, ha l'effetto di far diminuire le nostre importazioni. Si tratta però solo del primo aggiustamento di reddito. Quello definitivo, operato dal governo, inizia tra il 2011 e il 2012.

2012 - 2013: le politiche di austerità del governo: aumento della pressione fiscale, riforme (su tutte quella delle pensioni) e rispetto del parametro del 3% deficit/PIL, provocano l'effetto desiderato dal governo Monti. Ovvero: la diminuzione del reddito, dei consumi, e quindi delle importazioni, per riequilibrare il nostro saldo delle partite correnti, e anche la bilancia nostra commerciale con il nostro più importante partner commerciale.

















2 commenti:

  1. Xke ancora oggi il 90% delle persone non ci arrivano?

    RispondiElimina
  2. Grazie. A me piace pensare che prima fossero il 99% (io compreso) e ora, forse, sono qualcuna meno. Siamo tutti bombardati dalla cattiva informazione quotidiana e non tutti riescono, o possono, a trovare rifugio nella verifica dei fatti.

    RispondiElimina