lunedì 4 maggio 2015

A cosa serve l'Italicum

Mercoledì 29 aprile, durante la seduta sulla nuova legge elettorale alla Camera dei Deputati, l'Onorevole Daniele Marantelli del PD, ha spiegato agli italiani a cosa servono l'Italicum e la riforma costituzionale.

Cito testualmente dal resoconto stenografico della Camera dei Deputati scaricabile (qui):

<<Il problema più importante dell’Italia è da un paio di decenni la crescita insufficiente. La dura recessione degli ultimi cinque anni ha accentuato questo dato di fondo. In milioni di famiglie italiane si fanno i conti con la conseguenza più bruciante: la disoccupazione; generazioni di giovani condannate alla precarietà. Non va meglio per un cinquantenne che perde il lavoro, anzi quando un cinquantenne conosce la cassa integrazione, ammesso che possa usufruirne, la sera a cena fa fatica ad incrociare lo sguardo dei suoi figli, colpito nella sua dignità prima che nei suoi diritti. [...]
La riforma delle istituzioni, il superamento del bicameralismo paritario, la nuova legge elettorale sono insomma le condizioni necessarie per affrontare le riforme economiche e sociali per un Paese più giusto e moderno>>.

Quindi, per l'On. Marantelli la crisi è colpa di ciò che non si è fatto negli anni precedenti. La nuova legge elettorale, e la riforma costituzionale, sono gli strumenti per recuperare il terreno perduto (una tesi di cui mi sono già occupato, ad esempio qui). Peccato però, che durante gli ultimi tre governi (Monti, Monti bis, e Monti ter), sostenuti da una maggioranza che comprendeva tutte le forze politiche più importanti del paese, di cose se ne siano fatte parecchie. Di seguito una serie, non esaustiva:

30 novembre 2011: pareggio di bilancio in Costituzione. L'On. Marantelli ha votato sì (qui).

16 dicembre 2011: voto finale "Manovra Salva Italia".  L'On. Marantelli ha votato sì (qui).

19 luglio 2012: trattato di istituzione del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES). L'On Marantelli ha votato sì (qui).

19 luglio 2012: trattato sul Fiscal Compact. L'On. Marantelli ha votato sì (qui)

21 dicembre 2012: voto finale sulla legge di stabilità 2013. L'On. Marantelli ha votato sì (qui)

20 dicembre 2013: legge di stabilità 2014. L'On. Marantelli ha votato sì (qui)

25 novembre 2014: votazione sul Jobs Act. L'On. Marantelli ha votato sì (qui).

30 novembre 2014: voto finale sul decreto "sblocca Italia". L'On. Marantelli ha votato sì (qui).

22 dicembre 2014: voto finale sulla legge si stabilità 2015. L'On. Marantelli ha votato sì (qui).

Il risultato dei suddetti provvedimenti è ben noto ai lettori di questo blog. Chi lo ignorasse può sempre iniziare da qui.

Osservate, ad esempio, come l'andamento del PIL pro capite italiano mostri una pur debole ripresa dopo la crisi del 2008 che si interrompe, per poi crollare definitivamente, in concomitanza con le misure economiche sopra approvate dall'On. Marantelli e dai suoi colleghi.


E osservate come anche la disoccupazione decolla proprio a partire dal 2011.


Un riepilogo dei disastrosi risultati della crisi è appena stato pubblicato dalla Corte di Conti. Di seguito ve ne propongo un estratto.

Estratto dall'audizione della Corte dei Conti sul Documento di economia e finanza 2015 (qui)

E' importante comprendere come non siano stati ne il sistema elettorale ne la nostra Costituzione a provocare la crisi, ma che essa non è altro che il risultato delle misure approvate, ad ampissima maggioranza, in parlamento.

Ovviamente, la responsabilità di quanto accaduto, non è da attribuire solo all'On. Marantelli che, molto probabilmente, ha solo seguito inconsapevolmente le direttive provenienti dal vertice del suo partito, il PD. Ma sono stati proprio quei provvedimenti ad affondare il nostro paese, al solo scopo di farlo rimanere nell'euro. Infatti, i nostri creditori internazionali non rivogliono i loro soldi indietro in lire svalutate. E ora, sono le stesse persone che hanno fatto tutto questo a chiedere più potere con l'Italicum e la riforma elettorale. 

PS: ma, proprio all'interno del PD, qualcuno inizia a confessare. E, come l'On. D'Attorre, lo fa in diretta TV, su La7 (qui).





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