lunedì 11 settembre 2017

E' vero che tecnologia ci renderà tutti disoccupati?

Non so se è capitato anche a voi di sentir dire da qualcuno che per l'avanzamento tecnologico farà sparire la maggior parte dei lavori attualmente esistenti. Il fenomeno della disoccupazione tecnologica deve davvero spaventarci?

Due doverose premesse: la mia analisi è su dati macro (quindi non riguarda un paese o un lavoro specifico) ed è rivolta al passato perché non ho la palla di cristallo, quindi non so se domani inventeranno una macchina che da sola potrà sostituirci tutti (caso limite che mi sentirei di escludere da un discorso di aspettative razionali).

Veniamo al punto. La domanda che mi sono posto è: dato che viviamo in un mondo già piuttosto avanzato rispetto a 20 o 30 anni fa, se davvero l'evoluzione tecnologica provoca disoccupazione, questo fenomeno non dovrebbe già essere piuttosto evidente?

Tuttavia, nonostante dal 1990 la popolazione sia cresciuta da 5,3 a 7,4 miliardi e, nello stesso periodo, la forza lavoro sia aumentata da 2,3 a 3,4 miliardi la percentuale di disoccupati è rimasta piuttosto stabile (sopratutto se teniamo conto dei danni provocati dalla crisi del 2008 da cui una parte dell'Europa non si è ancora ripresa). Infatti, il tasso di disoccupazione mondiale nel 1994 era del 5% mentre quello del 2014 del 5,9% (con una tendenza in discesa negli ultimi anni ). La fonte dei dati è il database della World Bank e in fondo a questo post potrete osservare i grafici.

Non si può certo dire che dagli anni novanta il mondo non sia cambiato. Telefoni cellulari, internet, computer, etc. etc. hanno fatto passi da gigante. Certo, qualche lavoro in meno tutta questa tecnologia l'avrà causato. Tuttavia, la disoccupazione non è aumentata.

Anche se oggi alcuni lavori sono, quasi, scomparsi altri hanno preso il loro posto; Inoltre, l'aumento della popolazione, e il maggior accesso ai consumi, fa in modo che la produzione aumenti e che quindi ci sia bisogno di sempre più persone che lavorino. Infatti, oggi si produce molto di più rispetto a 20-30 anni fa.

Esaminando questi dati, quindi, non si osserva alcuna tendenza che possa far ipotizzare una disoccupazione tecnologica di massa nel prossimo futuro. E' vero che in molti paesi la disoccupazione c'è, ed è un problema sempre più drammatico, ma più che alla tecnologia è attribuire alla recessione/stagnazione economica e alle crescenti disuguaglianze.