L'informazione sul Bilderberg è confinata in qualche trasmissione complottista di secondo piano, tra i rettiliani e i templari, in modo che l'argomento perda immediatamente la credibilità che gli servirebbe per farlo uscire dalla sua nicchia e raggiungere una platea più ampia di persone. E' la regola della nostra informazione di massa: puoi dire quello che vuoi finché non ti ascolta nessuno.
Secondo quanto si apprende direttamente dal sito web ufficiale, il Bilderberg è stato fondato nel 1954 con l'obiettivo di favorire il dialogo tra Europa e Stati Uniti. 120-150 leader politici, industriali, finanzieri, accademici ed esponenti dei media sono invitati ogni anno alla conferenza, in cui si parla di importanti questioni a livello mondiale. In quest'ultima edizione: intelligenza artificiale, cybersecurity, trattati sulle armi chimiche, questioni economiche d'attualità, strategia europea, globalizzazione, Grecia (non per prenotare le imminenti vacanze estive), Iran, Medio Oriente, N.A.T.O., Russia, terrorismo, Regno Unito, USA (in vista dell'elezioni presidenziali americane dell'anno prossimo).
Sempre dal sito ufficiale apprendiamo che gli invitati sono liberi di utilizzare, per se stessi, le informazioni ricevute durante la conferenza ma che non possono rivelarle a nessuno. Questo mi ricorda un po' quei film in cui si dice la famosa frase: <<Se te lo dicessi poi dovrei ucciderti>>.
Inoltre, secondo gli organizzatori, grazie alla natura privata della riunione, i partecipanti possono parlare più liberamente senza essere vincolati, nelle loro opinioni, dalla posizione che ricoprono. Quindi, ufficialmente il Bilderberg è un'esclusiva sala da tè. E' solo un luogo in cui dei privati cittadini si confrontano liberamente su delle importanti questioni a livello mondiale. Ma voi credete davvero che a una simile conferenza si venga invitati come privati cittadini, e non per il ruolo che si ricopre e l'influenza in grado di esercitare in alcuni ambienti? Infatti, casualmente, i partecipanti sono tutti membri di importanti organizzazioni mondiali sia private che pubbliche. Potete consultare la lista ufficiale degli invitati qui.
Esistono altre organizzazioni come il Bilderberg, e forse, anche più esclusive. C'è, ad esempio, la Trilateral Commission, in cui il nostro Mario Monti ha ricoperto il ruolo di presidente del comitato europeo fino alla sua nomina a Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica nel novembre 2011. Oppure, il Council of Foreign Relations in cui qualche mese fa ha dato spettacolo un imbarazzante Matteo Renzi che, in un inglese un po' stentato, ha annunciato il Jobs Act come principale obiettivo del suo governo (qui).
Tornando al Bilderberg, gli invitati italiani di quest'anno sono i seguenti: Franco Bernabè (ex amministratore delegato di Telecom, ora presidente della società d'investimenti FB Group), John Elkann (tra le altre cariche, Presidente della Fiat Chrysler automobili), Mario Monti (che non ha bisogno di presentazioni), Gianfelice Rocca (Presidente Gruppo Techint, tra i leader mondiali dei settori: siderurgia, energia e infrastrutture) e anche la popolare giornalista televisiva Lilli Gruber che, l'anno scorso, era stata sostituita dalla direttrice di Rainews e Televideo Monica Maggioni.
Qua sotto, la lista dei partecipanti italiani a partire dal 2008:
La tabella mostra gli invitati italiani al Bilderberg a partire dal 2008. La fonte è la pagina web del Bilderberg (qui), e per il 2008 (qui). Il 2009 invece l'ho trovato su un altro sito (qui). |
Di seguito, vi propongo la lista dei venti più assidui partecipanti delle ultime riunioni (a partire dal 2008):
La tabella mostra i nomi di coloro i quali sono stati sempre invitati al Bilderberg a partire dal 2008. Le fonti sono le medesime della precedente tabella. |
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