venerdì 3 ottobre 2014

La strana proposta del TFR in busta paga

Sono rimasto spiazzato della strana proposta sul TFR da parte di alcuni esponenti di governo e della maggioranza. La trovata sarebbe quella di dare parte del TFR al lavoratore, ogni mese, direttamente in busta paga.

Sono confuso perché, da una parte il governo italiano (e quello europeo) non perdono occasione per dirci che sono necessari investimenti per la crescita. Dall'altra vogliono ridurre quello che è, in media, l'investimento più importante del lavoratore italiano, ovvero il TFR che, come tutti sanno, è una parte di retribuzione a cui rinunciamo perché ci venga data in futuro con gli interessi.

Non sono però stupito. Perché da qualche tempo ormai (dagli 80 euro in poi) sempre la maggioranza, e il governo, hanno cominciato a dire che bisogna risollevare i consumi dopo che dal 2011 in poi si è fatto di tutto, ma davvero di tutto, per cercare di ridurli tramite l'austerità (vedi qui e qui).

Io non conosco le vere intenzioni del governo. Di certo non posso pensare che un illustre economista come Padoan non conosca gli effetti macroeconomici di simili proposte. Mi viene quindi il sospetto che siano tutti d'accordo (a palazzo Chigi e a Bruxelles) ad aggredire e spolpare il più possibile i risparmi degli italiani.

3 commenti:

  1. anche io quando l'ho letto mi son messo a ridere ahahahahha ci concedono qualcosa che è già nostro ma wow!!!

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    1. Non solo!
      Per molte piccole aziende sarà una bella grana finanziaria perché dovranno sborsare più soldi ogni mese, e per cosa? Nella malaugurata ipotesi che questa cosa venga fatta, e che dovesse davvero aumentare i consumi, i soldi del TFR uscirebbero dal nostro paese, a causa del deficit di competitività di che ho già descritto in altri post, e rientrerebbero sotto forma di prestito concesso dalle banche dei paesi da cui importiamo. Insomma, quello che è successo dall'entrata nell'euro e che ha portato alla crisi attuale.

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