lunedì 3 agosto 2015

Quanto ci costa la sanità pubblica?!

Premessa:
considero questo post come il terzo episodio della serie sulla spesa pubblica. Di seguito, troverete i collegamenti alle precedenti puntate:

1. Scuola: la spesa italiana è più bassa della media europea (qui)
2. La spesa pubblica italiana e nell'eurozona (qui)

Abbiamo visto nella puntata precedente che la spesa pubblica italiana corrente, al netto degli interessi passivi, è in linea con la media dell'eurozona. Pertanto, il dato complessivo non suggerisce una particolare necessità di tagli di spesa.

Nella prima puntata, invece, mostravo come la spesa pubblica italiana per istruzione è al di sotto della media europea, e quindi, non sarebbe scandaloso incrementarla invece che ridurla.

Per quanto riguarda la spesa sanitaria, Mario Monti, nel 2012, aveva messo in dubbio la sostenibilità del sistema sanitario nazionale. In questi giorni, in parlamento, si discute su dei tagli alla sanità per circa 2 miliardi di euro (per approfondimenti, vedi qui).

Ma quanto ci costa la sanità pubblica? Sono andato a verificare sul sito della Banca Mondiale e ho costruito il seguente grafico.

Spesa sanitaria pubblica dal 1995 al 2013. I dati sono disponibili sul sito della banca mondiale (qui)
Osservate che, nonostante la crisi in atto, e la conseguente caduta del PIL di 9 punti circa, negli ultimi anni la spesa sanitaria pubblica è comunque diminuita (nonostante quella complessiva sia aumentata).

Ma rispetto agli altri paesi noi quanto spendiamo?

Spesa sanitaria pubblica a confronto (cliccare sull'immagine per ingrandire). I dati sono sempre quelli della Banca Mondiale che trovate qui
Il nostro sistema sanitario pubblico non è affatto tra i più costosi. Almeno se confrontato con quello di altri grandi paesi come: Olanda, Danimarca, Francia, Germania...(solo per citarne alcuni). Ma forse, il dato più curioso è che ci troviamo dietro anche agli Stati Uniti (7,1% del PIL contro 8,1% degli USA) che sono notoriamente un paese che rifugge dal concetto "socialista" di ospedale pubblico.

Tuttavia, esiste un dato ancora più sorprendente, che si trova nel prossimo grafico.

Spesa sanitaria totale (pubblica e privata). Cliccare sull'immagine per ingrandire. I dati dalla spesa totale sono quelli dell'OCSE (qui) a cui ho sottratto i precedenti sulla spesa pubblica per trovare (per differenza) quelli relativi ai costi del settore privato.
Gli Stati Uniti, il modello di sanità privata a cui i nostri riformatori liberisti si ispirano, è di gran lunga il paese al mondo in cui la spesa è più elevata. Lì tutto è privato, e se vuoi essere curato devi avere un'assicurazione medica privata (fatta eccezione per alcune categorie protette). Nonostante ciò, gli americani spendono molto più di tutti gli altri per curarsi.

Voi adesso penserete che in USA la salute è cara ma il sistema privato è senza dubbio più efficiente di quello pubblico. Ebbene, la ciliegina sulla torta è la seguente: una ricerca di Bloomberg (che trovate qui) colloca l'efficienza del sistema sanitario italiano (basato sulla spesa pubblica) al terzo posto a livello mondiale! Mentre gli USA sono solo al 44esimo posto.

Quindi, per quale motivo il governo paventa tagli e privatizzazioni? Cui prodest? L'opinione di Noam Chomsky è che la strategia standard per privatizzare sia la seguente: togli i fondi, ti assicuri che le cose non funzionino, la gente si arrabbia e tu consegni al capitale privato (qui).

In effetti, voler pensar male, sarebbe il caso di osservare che, dato che con la salute si fanno ottimi affari, il settore è molto ambito dagli investitori privati. E' naturale quindi che ci sia la volontà, da parte di questi soggetti, di mettere le mani su una più ampia fetta di mercato.
Guarda qui il video integrale








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